Dalmine

Il Comune riduce la TARI del 20% sulle opportunità individuate e utilizza correttamente la Scrivania telematica attraverso lo Sportello Telematico Unificato sul proprio sito web, semplificando le procedure amministrative alle imprese.

Accordo per l'attrattività tra Regione Lombardia e COMUNE DI DALMINE (BG)

L'opportunità insediativa a disposizione degli investitori nel Comune di Dalmine è l’area greenfield “AT 09: il campus degli istituti scolastici superiori". Si tratta di un'area di proprietà pubblica con una superficie territoriale pari a oltre 12.000 mq, la destinazione d’uso è residenziale per studentati.

Con l'accordo gli interventi nell’area comunale hanno riguardato la riqualificazione e valorizzazione di alcune infrastrutture stradali atte a migliorare l’attrattività e viabilità del territorio nonché l’accessibilità all’opportunità insediativa. Il Comune ha inoltre realizzato un piano strategico di marketing e uno studio sull’housing scolastico.

Il Comune ha inoltre ridotto la tari del 20% sulle opportunità individuate e ha implementato correttamente la scrivania telematica attraverso l’utilizzo dello Sportello Telematico Unificato sul sito del Comune di Dalmine per semplificare le procedure amministrative alle imprese.

 Nel dettaglio il Comune applica i seguenti interventi:

Semplificazione

  • Garantisce che il Piano Attuativo presentato dall’impresa sia adottato dalla Giunta Comunale in un termine minore di 90 giorni dalla data di protocollazione della richiesta.
  • Rilascia, a fronte della completezza dell’istanza, il Permesso di Costruire in un termine minore di 60 giorni dalla richiesta.
  • Assicura un servizio di front office online o una sezione dedicata nel portale del Comune ove siano reperibili tutte le informazioni utili per gli investitori o aspiranti tali.
  • Utilizza e implementare la «Scrivania telematica».
  • Semplifica la gestione dei pagamenti creando un unico interlocutore per il pagamento di tutti gli oneri dovuti al Comune e agli altri enti.
  • Provvede attraverso il S.U.A.P. alla corretta alimentazione del Fascicolo Informatico d’Impresa.
  • Garantisce un corso di formazione per gli operatori S.U.A.P.
  • Partecipa a programmi di formazione relativi al Fascicolo Informatico d’impresa.

Incentivazione economica e fiscale

  • Dichiara preventivamente tutti gli oneri urbanistici ed edilizi impegnandosi a non introdurre ulteriori oneri.
  • Prevede un’aliquota IMU + TASI del 9,6‰ nelle aree individuate.
  • Riduce la TARI del 20% rispetto al valore attuale.
  • Prevede la compensazione dei debiti e crediti IMU e TASI.
  • Riduce gli oneri di urbanizzazione (primari e secondari) per le aree individuate come segue:
  • Parametro standard del Comune: (terziario) Primari 67,41 €/mq Secondari 55,71 €/Mq
  • Parametro migliorativo per le aree individuate: (terziario) Primari 53,92 €/mq Secondari 44,56 €/Mq.

Promozione e assistenza all’investitore

  • Fornisce un servizio di consulenza istruttoria preventiva e di accompagnamento per la presentazione e l’attuazione del progetto da parte dell’impresa con rilascio di pareri scritti se richiesti dal proponente.
  • Organizza incontri periodici sia per la risoluzione di eventuali problematiche inerenti al processo di investimento sia per il supporto rispetto alle modalità di pagamento dei tributi locali.
  • Attiva forme di collaborazione con gli istituti di credito del territorio.

 

Perché investire a Dalmine?

Per la grande predisposizione imprenditoriale dell’area e soprattutto per la vocazione all’innovazione, all’apertura, allo scambio e al confronto.

Secondo i rappresentanti delle maggiori realtà industriali presenti sul territorio, diversi i motivi:

  • l’area ha una generale predisposizione per l’insediamento delle attività di produttive di un’ampia gamma di settori;
  • viene riscontrata un’apertura mentale verso l’innovazione e il confronto, che agevola soprattutto le aziende focalizzate sull’innovazione;
  • le aziende tendono a creare rete, favorendo lo scambio di risorse, il confronto e lo stimolo reciproco per l’attivazione di progetti di ricerca e l’introduzione di nuove tecnologie e processi innovativi, che permette il costante sviluppo delle singole aziende e del sistema in generale;
  • la varietà di industrie presenti garantisce un facile accesso a fornitori sul territorio, con la conseguente riduzione dei costi di approvvigionamento e di agevolazione delle relazioni e delle forniture;
  • la presenza di aziende qualificate e di centri di ricerca garantisce sul territorio una varietà di laboratori per svolgere ricerche e test sui prodotti, che agevolano lo sviluppo di nuove soluzioni e permettono di ottenere le certificazioni, agevolando in particolare le start-up;
  • il territorio è facilmente accessibile, quindi agevola gli scambi;
  • la presenza di scuole di formazione di eccellenza (Istituti Superiori, Università e Corsi di Formazione) permette di avere un’ampia disponibilità di risorse umane qualificate e di livello;
  • gli Enti e le Istituzioni hanno un atteggiamento favorevole verso lo sviluppo industriale.

Dalmine è uno dei Comuni coinvolti nella Dorsale del sapere industriale e tecnologico Dalmine – Bergamo, il sistema che integra funzioni di eccellenza per una equilibrata rigenerazione del territorio e un riuso dei contenitori secondo un approccio selettivo e di qualità orientato alla nuova imprenditoria, alla ricerca, ai servizi e all’impresa. Si lavora ad un progetto strategico che metta in relazione i poli universitari bergamaschi con i principali luoghi della ricerca e della produzione.

La struttura industriale di Bergamo unisce varie eccellenze regionali – medie e grandi imprese altamente produttive e competitive – che fanno parte di distretti industriali, Metadistretti e Cluster Tecnologici. Il passato industriale è ancora l’ossatura portante dell’economia provinciale, con un forte settore privato in una posizione competitiva sui principali mercati europei. Anche Dalmine ha importanti realtà nel proprio territorio, infatti risulta inserita nel Metadistretto dei Nuovi Materiali e nei Cluster Tecnologici «Tecnologie e pratiche abilitanti per il settore manifatturiero» e «Energy Cleantech Cluster». Con i metadistretti l’obiettivo principale della Regione è quello di definire aree di “eccellenza produttiva” in grado di rappresentare poli di sviluppo con un elevato potenziale tecnologico.

I motori dello sviluppo economico: formazione, ricerca, sapere tecnologico e produzione. Tra gli attori che operano sul territorio per la diffusione del sapere tecnologico:

  • l’Università degli Studi di Bergamo (corsi in ingegneria meccanica, gestionale, informatica, edile e delle tecnologie per la salute);
  • Point – Polo per l’innovazione tecnologica della provincia di Bergamo (48.000 mq in tutto, 4.000 mq di laboratori attrezzati, 26 aziende ospitate, 300 dipendenti);
  • Bergamo Sviluppo – Incubatore d’impresa (spazi attrezzati e un sistema di servizi personalizzati di consulenza e assistenza a supporto delle startup);
  • Tenaris (leader globale nella fornitura di tubi e servizi per l'industria energetica mondiale e per altre particolari applicazioni industriali);
  • ABB (leader tecnologico all’avanguardia nelle reti elettriche, nei prodotti per l’elettrificazione, nell'automazione industriale, nella robotica e nel controllo di movimento, al servizio dei clienti nelle utility, nell’industria, nei trasporti e nelle infrastrutture a livello globale);
  • Kilometro Rosso (uno dei principali distretti europei dell’innovazione);
  • Brembo (leader mondiale nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi frenanti e componentistica per auto, moto e veicoli industriali, per il mercato del primo equipaggiamento, i ricambi e il racing).

La struttura produttiva del comune di Dalmine è composta da 333 aziende, con 3.920 addetti. L’attività prevalente è il secondario con il 50% degli addetti, il settore tiene anche grazie allo sviluppo del terziario cresciuto soprattutto nel campo dei servizi alle imprese, l’occupazione resta elevata. Tra i punti di forza dell’area:

  • buona accessibilità e localizzazione strategica con collegamenti alle principali autostrade e in prossimità dei grandi sistemi di trasporto pubblico quali aeroporto e stazioni dei treni.
  • know-how e professionalità tecniche e scientifiche
  • vivace tessuto imprenditoriale
  • gestione coordinata arricchita anche dalla partecipazione al programma AttrACT
  • disponibilità di insediamento urbano


Le potenziali linee di sviluppo per Dalmine
riguardano la centralità dell’università, sia per la formazione (polo d’eccellenza per il reperimento di personale altamente qualificato) che per la ricerca, passando per l’indotto e le filiere produttive esistenti del terziario avanzato. Dalmine infatti si sta affermando sempre più con l’immagine di una città favorevole per l’insediamento di realtà legate al Terziario Avanzato, tanto che il suo nome è riconosciuto anche all’estero.

Per lo viluppo del territorio sono stati individuati sei settori che potrebbero avere possibile interesse:

  • Residenze per studenti Universitari fuori sede
  • Servizi per studenti e più in generale per i giovani
  • Terziario avanzato e ricerca: settore che può declinarsi in varie modalità ed è a cavallo tra produttivo e direzionale
  • Industrie delle filiere produttive presenti e consolidate dell’area vasta
  • Residenze e Centri Servizi per anziani
  • Insediamento di Siti Logistici

 

Dallo studioDALMINE, RESIDENZE PER STUDENTI. Individuazione dei driver di fattibilità tecnico-economica”, realizzato per il Comune di Dalmine da Politecnico di Milano e REC (Real Estate Center).

La Lombardia è tra le regioni d’Italia più attrattive e popolate in ambito universitario, apprezzata da studenti sia nazionali che stranieri. I trend evidenziano che l’Università di Bergamo, dall’anno accademico 2014/2015 in poi, ha registrato una repentina ascesa fino a quasi raddoppiare il numero dei nuovi studenti (da circa 3000 del 2010-2011 a 5.500 del 2019-2020 immatricolati e da 15.000 a 21.000 iscritti). Il dato rimane positivo anche nell'osservazione degli studenti iscritti, confermando in media una crescita costante dell’ateneo soprattutto negli ultimi 4-5 anni, anche degli studenti stranieri (da 180 immatricolati stranieri nel 2010-2011 a 340 nel 2019/2020) provenienti soprattutto da extra UE (Ucraina, Albania, Moldavia e Russia) e Africa (Marocco, Senegal, Ghana, Egitto Camerun, Costa d‘Avorio e Tunisia). Seguono con un lieve scostamento tra loro l’Asia (India, Turchia, Pakistan, Iran e Cina), l’Europa (Romania) e il Sud America (Bolivia, Equador, Perù, Brasile). Il 6% di studenti fuori sede (complessivamente superiore alle 1000 unità), proviene da una regione diversa dalla Lombardia mentre la maggioranza degli studenti lombardi iscritti proviene dalla provincia di Bergamo.

Il Comune di Dalmine ha realizzato una prima macro-indagine esplorativa per l’individuazione di possibili driver di sviluppo territoriale nell’ambito sia degli obiettivi urbanistici previsti dal Piano di Governo del Territorio, sia nella visione più ampia dell’amministrazione comunale di “Dalmine Città Universitaria”.

Nello specifico, lo studio avvia un’indagine legata all’analisi della potenziale domanda ed offerta di tipo strutturato esistente, relativa ai servizi di ospitalità universitaria oltre ad intercettare eventuali servizi di supporto territoriali essenziali sia per gli studenti dell’Università di Bergamo che per quelli del campus di Ingegneria situato nel comune.

Individuate le Aree di Trasformazione sulle quali è possibile valutare lo sviluppo di un intervento di residenzialità universitaria e urbano (AT 02: la Porta Nord di Dalmine; AT 09: il campus degli istituti scolastici superiori), questi i driver di sviluppo possibili:

  1. Campus & SH (Student Housing);
  2. Smart District;
  3. Smart Mobility;
  4. Sport.

e alcune delle best practice ritenute significative e attinenti alle comunità’ universitarie e più in generale allo sviluppo di comunità urbane, per meglio comprendere le opportunità di un intervento efficiente, integrato e connesso al territorio circostante:

1)    Il primo driver in analisi è “Campus & SH”, che viene illustrato attraverso due esempi: il Campus Bocconi1, situato a Milano, e il modello di Student Housing proposto da Campus X2.

Il primo1 esempio costituisce un efficiente e armonioso intervento di rigenerazione urbana di tipo integrato in quanto non limitato agli studenti, ma a servizio dell’intera città. Il secondo2, concepito come una comunità costituita da studenti, professionisti o persone, con aree dedite ai servizi, sempre più innovativi, efficienti e su misura riguardo l’utenza che accoglie. Un modello completamente digitale, con un’applicazione si permette infatti agli utenti di prenotare, di fare il check-in, di riservare i servizi che preferisce e di concludere la permanenza con il check-out digitale.

2)    Il secondo driver individuato è “Smart District”, il cui concetto riflette l’importanza di progettare quartieri della città tesi all’ottimizzazione dei servizi pubblici per mettere in relazione le infrastrutture con il capitale sociale di chi ci abita. Alcuni esempi: “Uptown Milano” è un quartiere milanese progettato come uno Smart District, un ecosistema abitativo costituito da un complesso residenziale inserito in un parco e connesso ad altri edifici dediti a scuole, shopping center e supermercati. L’integrazione di tecnologie ICT viene utilizzata per connettere il capitale ambientale (i parchi) e il capitale infrastrutturale (gli edifici) a quello umano (gli abitanti del distretto) per rendere più efficiente l’uso, che risponde direttamente dei bisogni degli utenti. “The Edge”, situato ad Amsterdam, è l’esempio di edificio più ecologico al mondo. “Domitys” crea degli ecosistemi per persone della terza età, offrendo appartamenti privati congiuntamente a innumerevoli servizi dedicati al benessere, agli hobby, al wellness e, in generale, volti a garantire il giusto bilanciamento tra la vita privata e le relazioni sociali. Infine “Città Studi Biella” un complesso di edifici e servizi universitari incluse le residenze, oltre alle aule, una variegata scelta di spazi abitativi, biblioteche, aule studio, aree sportive e centri di ristorazione grazie ai quali si è costituita una vera e propria cittadella universitaria. “DoveVivo” invece è una “PropTech” italiana, una società che coniuga le funzioni di ‘Property’ e ‘Technology’, sfruttando le potenzialità dell'Information Community Technology (ICT) per migliorare i tradizionali meccanismi e processi del settore real estate. “Copernico”, invece, è un coworking space: uno spazio condiviso per il lavoro. Aziende, liberi professionisti, startupper e dipendenti possono decidere per un tempo limitato (anche qualche ora) di affittare uno spazio, una scrivania o una sala riunioni.

3)    Terzo driver individuato è la “Smart Mobility”. La mobilità intelligente integra i concetti di sharing economy con l’efficienza della tecnologia. La tecnologia è essenziale per raccogliere, ottimizzare e gestire dati importanti su aspetti quali i consumi, la qualità dell’ambiente e la manutenzione della città. Esempio interessante è City Veins, studio realizzato dal laboratorio di Senseable City Lab del MIT. Il gruppo di ricerca ha installato dei sensori sui taxi di New York per definire la qualità dell’aria di Manhattan e intercettare problemi e soluzioni per la riduzione dell’inquinamento della città.

4)    Il quarto ed ultimo driver è lo “Sport”. L’esempio in esame è il Campus Giuriati del Politecnico di Milano, che, dopo essere stato ripensato e ampliato, ha aperto le porte agli abitanti del quartiere offrendo strutture e servizi per lo svolgimento di differenti attività sportive.

Le proposte emerse dallo studio, oltre all’utilizzo del finanziamento pubblico in ambito nazionale per la realizzazione di residenze universitarie (rappresentato dalla Legge 338 emanata dal MIUR nel 2000), i cui finanziamenti puntano a rafforzare il legame e l’interazione delle residenze universitarie con la città ed i suoi servizi, sono:

  • la realizzazione di una residenza universitaria di 275 posti letto collocata a Dalmine nell’area comunale AT09 e ipotesi di una riduzione dei tempi di percorrenza tra le varie sedi dell’Università ed il nuovo studentato;
  •  l’ottimizzazione funzionale e spaziale delle differenti sedi universitarie sparse nel territorio bergamasco con la realizzazione di un importante polo attrattivo universitario in un’area che potrebbe svolgere una strategica funzione di “cerniera” tra la città di Dalmine ed il suo territorio.